Questa foto l’ho scattata ieri alla mostra “As Above, so Below” di Elisa Sighicelli alla Galleria di Arte Moderna di Milano. L’artista, tramite sculture del deposito, installazioni e fotografie, riporta in superficie una piccola parte del mondo nascosto nei sotterranei del museo, una popolazione di gessi, bronzi, marmi, cere, corpi mutilati…
Questa statua di donna è il bozzetto in bronzo de L’invocazione del 1897 di Antonio Bezzola: ricoperta dal telo di plastica come da un drappeggio, l’invocazione diventa un grido muto e si trasforma in un’immagine potente e carica di significato per raccontare questo tragico presente dove nessuno trova le parole necessarie, ma tutti dibattono e sventolano le proprie certezze capaci solo di scavare fossati ed erigere muri. Così come sul terreno di battaglia eccidi, violenze e torture contro la popolazione civile generano un odio che durerà per generazioni.
Fisso questa scultura e nel controluce non vedo più l’esile figura di donna che invoca misericordia, o forse umanità e giustizia, ma una croce.