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Pioggia-fango-merda-sole-blues

Massimo Rossi, "Pioggia fango merda sole blues. Un’Amazzonia senza Sting", Nuovi Equilibri – Stampa alternativa -1999 Pubblicato su il reporter Un libro che non è un racconto di viaggio, ma un diario di quaranta giorni vissuti da medico volontario in un anonimo, caldissimo, umidissimo e dimenticato “buco di culo del mondo”, dove il fango è impastato in eguale quantità alla merda per la totale assenza di fogne. Benvenuti a Placido de Castro, Acre, Brasile, ai confini con Bolivia e Perù. Un libro “che puzza”, a partire dal titolo, un libro che si legge con tutti e cinque i sensi e forse con l’olfatto più della vista. Nel titolo c’è già tutto: pioggia-fango-merda-sole. E poi il blues, con quella sua carica di nostalgica tristezza che affonda le radici nelle canzoni degli schiavi neri d’America. Un luogo dimenticato in cui non si può non chiedersi “cosa ci faccio io qui?” O meglio cosa ci fa qui questa gente e perché non fugge da un non-luogo come questo.

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