Salta al contenuto Salta al piè di pagina

Nostos, grande successo per una “prima” emozionante

Ieri sera,  nella splendida cornice di Corte San Rocco un pubblico attento e numerosissimo, a stento contenuto dall’antico cortile di case di ringhiera del centro storico di Cantù, ha vissuto la magia di una serata davvero speciale: la prima rappresentazione di NOSTOS, uno spettacolo che parla di sogni, di viaggi e di ritorni con i testi a cura di Christian Poggioni e Anna Maspero, inserito nella programmazione della manifestazione culturale PAROLARIO

Come non lasciarsi andare all’emozione quando Christian Poggioni – attore protagonista del monologo – ricorda la prima orma di piede umano lasciata da Neil Armstrong sulla luna e alle sue spalle sorge una splendida luna piena che sembra parte stessa della coreografia? O quando recita gli ultimi minuti fatali dell’Ulisse di Dante “tutte le stelle già dell’altro polo vedea la notte” e le stelle sono lì ad ascoltare, come appese per magia sopra le teste degli spettatori dalla sceneggiatrice Aurélie Borremans? Il testo si sviluppa a partire sia dalle opere che dalla vita di diversi autori tra i quali Dante, Baudelaire, Terzani, Montale, Brecht, Rigoni Stern, Severgnini, Kapuscinski, Chatwin, Ndjock Ngana, Sciascia, Kavafis, Saramago, Caproni.  Le loro parole sono rielaborate e ricomposte all’interno di una drammaturgia cui fanno da trama riflessioni dello stesso Christian Poggioni e di Anna Maspero, con stralci tratti dal suo libro “A come Avventura, saggi sull’arte del viaggiare”. Ne è nato un monologo intenso, dai toni ora tragici ora comici, ora poetici ora realistici che accompagna il pubblico in un percorso scandito da quattro tappe: sogno, partenza, viaggio, ritorno. La forza della parola è amplificata dalle suggestioni di una scenografia poetica che gioca con tessuti preziosi, vele di tela grezza, reti e cordami su cui magicamente si riflettono immagini d’altrove.

Mi permetto di trascrivere la mail inviatami da un’amica: “che spettacolo splendido e palpitante, quante corde ha sfiorato, dal pianto al riso, quanti pensieri….Grazie. Complimenti, a te, a Christian, ad Aurélie! Le mie amiche sono rimaste entusiaste.”