Non spaventarti Federico Di Olivia Piro – Infinito edizioni 2009, €.13.00
Pensavo di avere sufficienti anticorpi perché la semplice lettura del rosario di storie che compongono questo libro non mi emozionasse poi più di tanto. Non mi riconosco particolari istinti materni, ho alle spalle diversi viaggi in Etiopia, in India e in altri paesi del sud del mondo e già conoscevo i progetti di solidarietà cui si accenna nel libro. E invece “Non spaventarti Federico” mi ha commossa, turbata, sconvolta, arricchita, cambiata…E’ un libro delicato e spudorato, pieno di sensibilità e di coraggio, di fragilità e di forza. Olivia Piro sa raccontare con onestà e semplicità non solo l’amore e i buoni sentimenti, ma anche la paura, il rigetto e il rifiuto. Non è facile accettare che gli equilibri personali e della propria famiglia vengano ogni volta rimessi in discussione da un elemento estraneo, un altro figlio che entra nella tua vita e ne diventa parte per sempre. Per tua scelta certo, ma qualche volta anche perché sei tu a essere scelta e non puoi sottrarti. Olivia è una madre e una nonna fuori dagli schemi, ma non è ne santa ne missionaria, è semplicemente una vera, umanissima donna. Ho letto “Non spaventarti Federico” d’un fiato in un solo giorno, senza riuscire a staccarmene, ma il racconto dura nove mesi. E’ il tempo necessario a Federico per crescere nella pancia di Elisabetta, figlia di Olivia. E quello necessario alla sua futura nonna per raccontargli della strana famiglia in cui lui ha deciso di venire al mondo. Una famiglia dove gioie e sofferenze sono sempre straordinarie, esasperate. Una famiglia allargata, ma non per divorzi e figli di secondo letto, come ormai capita spesso. Allargata invece a tutti quei bambini e a quegli adolescenti dalle tante sfumature di colore della pelle incontrati lungo la strada. E quando dico strada intendo proprio strada, non è un eufemismo. Qualche volta anche riportati e disperatamente lasciati sulla strada, fra i rifiuti dove avevano scelto di morire. Perché non sempre le storie sono a lieto fine. Il libro non è un romanzo, ma è il racconto di una vita vera, di tante vite, quelle che Olivia ha vissuto (quante?), quelle che ha incontrato (tante, tantissime) e a cui ha offerto la possibilità di un amore che non avevano avuto. Se qualcuno non sa cosa fare della propria vita, se ha perso la rotta, se si sente naufragare nei propri problemi, la lettura di queste pagine può offrirgli un senso, regalargli uno sguardo diverso sulla vita. E forse può iniziare a sognare con Olivia. Il suo sogno, quello che lei dice essere l’ultima sfida, è una promessa fatta alla gente del villaggio di Bilogo in Burkina Fasu, un paese poverissimo dell’Africa occidentale: la costruzione di un centro sanitario e di una maternità. L’acquisto del libro è un mattone per aiutare a realizzarlo. Il progetto si chiama come il villaggio ed è raccontato nelle ultime pagine del libro. Proviamo allora a sognare con lei, perché il suo non sia più solo un sogno.
A.M.