“E’ venuto il suo giorno senza sera”, scriveva Erri de Luca in Solo andata. E anche per te è arrivato, troppo presto, quell’appuntamento con il sole cui non puoi presentarti. Il tuo viaggio in questo mondo è stato davvero un lungo andare, sempre avanti … quante centinaia di migliaia di chilometri hai percorso? Qualcosa come sette volte il giro del mondo… Sei salito in sella della tua vespa PX e non ne sei più sceso. Viaggi leggendari come Roma-Saigon, Alaska-Terra del Fuoco, Sidney-Città del Capo e poi il giro del mondo overland fino a trovare, forse, un luogo dove fermarti, quella Cina che avevi imparato ad amare e che hai raccontato nella tua ultima fatica letteraria. Hai attraversato paesi in guerra e deserti e ne sei uscito sempre incolume, forte solo del tuo fatalismo e del tuo essere totalmente inerme. Meccanica zero, simpatia tanta e se dovevi scegliere, ti portavi dietro la chitarra e non la ruota di scorta.
“Il mondo è grande, e vi sono ancora molti luoghi che nessun uomo su due ruote ha mai attraversato” dicevi, avevi ancora tanti progetti per la testa, volevi scrivere un libro sul Tibet e solo tre mesi fa mi avevi promesso di tornare presto a trovarci. Ma non ci sarà un ritorno. Ci rimangono i tuoi libri e i tuoi sogni.
Anna